Sergio Maifredi racconta la storia dell'esercito del generale Anders: uomini, donne e bambini liberati dai gulag per combattere i nazisti
Gli italiani liberati dai soldati-attori polacchi, nell’ultimo spettacolo di Sergio Maifredi: è la storia di Papaveri Rossi. La nuova produzione del Teatro Pubblico Ligure debutta in anteprima il 21 marzo al Teatro di Sori (Genova). La regia è dello stesso Maifredi; in scena Massimiliano Cividati con i musicisti Gennaro Scarpato e Andrea Zani.
“E' la storia del Secondo Corpo d'Armata Polacco durante la Seconda Guerra Mondiale – spiega Maifredi – I militari polacchi, partiti dai gulag, sono arrivati in Italia, liberando Cassino e aprendo la strada agli Alleati per la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Durante la lunga marcia il loro comandante generale Anders non ha mai smesso di sostenere la produzione di cultura (spettacoli teatrali, concerti, poesia) come forma di servizio civile e di resistenza. Tra le sue fila c'erano donne, uomini, bambini, attori, autori, scrittori”.
Dopo l’anteprima a Sori, ci sarà la Prima nazionale il 27 marzo 2024, al Teatro Litta Manifatture Teatrali Milanesi; l’11 novembre al Teatro Vittoria di Roma.
Ispirato a una storia vera
Il titolo completo dell’opera è “Papaveri Rossi. Il viaggio dalla Siberia all’Italia del Generale Anders, dei suoi soldati, e della più grande compagnia teatrale itinerante della seconda guerra mondiale”.
Lo spettacolo quindi è ispirato a un fatto storico: quello del Generale Władysław Anders alla guida di un esercito inedito nell’Italia ancora nelle mani di fascisti e nazisti. Sulla scena le parole si uniscono alla musica originale eseguita dal vivo da Gennaro Scarpato alle percussioni, accompagnato da Andrea Zani al pianoforte. La data scelta per il debutto nazionale non è stata scelta a caso: si tratta dell’80° anniversario della battaglia di Montecassino.
Teatro e Moschetto
Il Secondo Corpo d’Armata Polacco viene costituito nel 1941 nella Russia centrale e all’inizio del 1942 si mette in marcia verso sud. È formato da circa 120.000 uomini, donne, vecchi e bambini che erano rinchiusi nei gulag: Stalin se ne libera "regalandoli" agli Alleati. Durante il lungo cammino verso l'Europa Occidentale ci sono anche lezioni scolastiche, concerti, teatro che viene definito “di servizio” perché il generale Anders sa che la resistenza passa attraverso la cultura.
Gli attori hanno liberato Cassino
Nel dicembre 1943 la colonna arriva in Italia: “un frammento di Polonia libera”, così scrive Jadwiga Domańska, l’attrice alla direzione della compagnia teatrale dell’armata, che sbarca a Taranto. Il 18 maggio 1944 combattono a Montecassino e sfondano la linea Gustav: sconfiggono i tedeschi e aprono la strada agli Alleati verso la liberazione di Roma.
La battaglia fu combattuta in primavera. Fra i soldati c’erano poeti, scrittori, attori, musicisti, intellettuali democratici che si erano opposti ai totalitarismi e alla dittatura. Uno di loro, Feliks Konarski, la notte della battaglia finale tra il 17 e il 18 maggio 1944, sulle pendici della dell’Abbazia scrive Papaveri rossi a Montecassino, destinata a diventare la più popolare canzone di resistenza antinazista e antisovietica in Polonia.
Un caso unico nella storia del Teatro
Dopo il 1943 il Teatro Drammatico del Secondo Corpo d’Armata si esibisce a Nazaret, Tel Aviv, in Egitto davanti alla Sfinge, Bari, Taranto, Senigallia, Gallipoli, Ancona, Matera, Faenza, Predappio, Ravenna, Forlì, Fermo, Recanati, Modena, Bologna, tra i tanti luoghi di questa strana ed eccezionale tournée. I soldati combattono dopo avere assistito a un concerto o a uno spettacolo (da Shakespeare a Gozzi e Goldoni, con molti testi e adattamenti scritti dagli ex deportati). La compagnia costituisce un caso unico nella storia del teatro.